in una città orfana di dita
rosate.
Un'altra danza, signori.
Una nuova morte mascherata a festa.
Manca il bianco, resta il giallo
del cielo
compresso,
sulle spalle chinate.
E scivolare sull'ambra
fra i conati dell'alba
ha il sapore
effimero
d'una rinascita cucita sugli occhi.
Ho strazi nascosti
fra le voci affannate
m'attardo
e rimango
un urlo sbiadito
al centro delle mie
contraddizioni.
Le mie rivincite sui sogni affidati
a mani tremanti
sono sussurri frapposti ai respiri
dedicati al mio egoismo
di cui voglio smettere le colpe.
Le mie àncore,
ancòra sfiorite,
saranno i suoni uditi da tutti
e da nessuno accettati.
I miei riscatti deboli
ricami di luce
avranno l'odore della nebbia
che non sa più far tremare.
I miei assensi alla vita
gridati in una lacrima
commossa
troveranno spazio fra le mani
alzate al cielo.
Le mie forti salvezze
saranno
le mie
notti d'ambra.
compresso,
sulle spalle chinate.
E scivolare sull'ambra
fra i conati dell'alba
ha il sapore
effimero
d'una rinascita cucita sugli occhi.
Ho strazi nascosti
fra le voci affannate
m'attardo
e rimango
un urlo sbiadito
al centro delle mie
contraddizioni.
Le mie rivincite sui sogni affidati
a mani tremanti
sono sussurri frapposti ai respiri
dedicati al mio egoismo
di cui voglio smettere le colpe.
Le mie àncore,
ancòra sfiorite,
saranno i suoni uditi da tutti
e da nessuno accettati.
I miei riscatti deboli
ricami di luce
avranno l'odore della nebbia
che non sa più far tremare.
I miei assensi alla vita
gridati in una lacrima
commossa
troveranno spazio fra le mani
alzate al cielo.
Le mie forti salvezze
saranno
le mie
notti d'ambra.
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